Биография Guido Gozzano
Guido Gustavo Gozzano (n. 19 decembrie 1883 - d. 9 august 1916) a fost un scriitor italian. Reprezentant al mișcării decadente Poezia crepusculară, lirica sa melacolică și muzicală este în mod deliberat opusă prețiozității estetizante.
Poezie
1907: Calea refugiului ("La via del rifugio")
1911: Colocvii ("Colloqui")
1908: Toate poeziile ("Tutte le poesie").
Proză
1914: Cele trei talismane ("I tre talismani")
1917: Spre leagănul lumii ("Verso la cuna del mondo")
1918: Prințesa se mărită ("La principessa si sposa")
1918: Altarul trecutului ("L'altare del passato")
1924: Primăveri romantice ("Primavere romantiche").
Corespondență
1951: Scrisorile de dragoste ale lui Guido Gozzano și Amalia Guglielminetti ("Lettere d'amore di Guido Gozzano e Amalia Guglielminetti")
1971: Scrisori către Carlo Vallini și altele inedite ("Lettere a Carlo Vallini con altri inediti").
"S-a născut la Torino la 19 decembrie 1883 și tot aici a murit, răpus de tuberculoză, la 9 august 1916. Va urma Facultatea de drept fără s-o termine, formându-se în atmosfera culturală torineză, impregnată de decadentismul de tip dannunzian: se înțelege, astfel, de ce într-o anumită latură, poezia crepusculară se afirmă ca o reacție la dannunzianismul „instituționalizat”. Scurta existență a lui Guido Gustavo Gozzano e traversată de dragostea pentru Amalia Guglieiminetti, ale cărei urme se pot vedea în epistolarul Lettere d'amore, publicat postum în 1951, și de călătoria întreprinsă în India (1912) pentru motive de sănătate (experiență mai direct descrisă în prozele din volumul Verso la cuna del mundo, apărut tot postum în 1917).
Prin volumul de poezie La via del rifugio (1907) și mai ales prin I colloqui (1911), poetul va impune un mod propriu de poetare (modul „guidogozzanian”): e vorba de subminarea formelor dannunziene prin fina infuzie de ironie și prin „narativizarea” discursului liric. Poezia nu mai caută să trateze sublimul, ci se coboară în prozaicitatea autobiografică, în colocvialitatea cotidiană: criteriul psihologic pare să primeze asupra celui estetic, dar „jucându-se” astfel, Gozzano invită la o probă de „sinceritate” atât pe poet cât și pe lectorul său, o probă din care poezia în sine iese oricum câștigată. Acest stil „basso” („lo stile di un scolare corretto un po' da una serva”) devine astăzi o achiziție importantă în direcția preocupării postmoderniste de mai târziu de captare a realului. Raportul tradițional dintre real și poezie suferă mutații esențiale odată cu constituirea discursului gozzanian, ceea ce va avea o influență covârșitoare asupra întregii poezii italiene ce-i urmează. Deși mai utilizează modalități prozodice clasice, poetul introduce cele mai radicale răsturnări la celelalte nivele ale conceptului de poezie, astfel că poetica crepusculară are în el pe unul din cei mai autorizați ilustratori, dar și pe cel ce o aduce la autoepuizare."
(extras din Marin Mincu, Poeți italieni din secolul XX, Ed. C.R., Buc., 1988, p. 46)
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Guido Gozzano (Torino, 19 dicembre 1883 – Torino, 9 agosto 1916) è stato un poeta italiano.
Il nonno di Guido, il dottor Carlo Gozzano, medico nella guerra di Crimea, molto amico di Massimo D'Azeglio e appassionato della letteratura romantica del suo tempo, era un borghese benestante, proprietario di terre e di una villa in Agliè Canavese;[1] suo figlio Fausto (1839-1900), ingegnere, costruttore della ferrovia canavesana che congiunge Chivasso con Ivrea, dopo la morte della prima moglie, dalla quale aveva avuto già cinque figlie - Ida, Faustina, Alda, Bice e Teresa - sposò nel 1877 la diciannovenne alladiese Diodata Mautino (1858-1947).
Questa era una giovane con temperamento d'artista, amante del teatro e attrice dilettante, figlia del senatore Massimo, altro ricco possidente terriero, proprietario in Agliè di una vecchia e nobile casa e, nei pressi, della villa «Il Meleto», che vantava un piccolo parco racchiudente un laghetto nel cui mezzo sorgeva un isolotto: un tocco di esotismo era poi dato dal capanno, costruito di bambù intrecciati.[2] Da questo secondo matrimonio nacquero Erina (1878-1948), Arturo e Carlo, morti prematuramente, Guido e infine Renato (1893-1970).
Guido fu il quartogenito della famiglia: nato il 19 dicembre 1883 a Torino, nella casa che i genitori possedevano in via Bertolotti 2, venne battezzato nella vicina chiesa di Santa Barbara il 19 febbraio con i nomi di Guido, Davide, Gustavo e Riccardo. Gozzano abitò in quattro diverse case nella città natale: poco dopo la sua nascita, in un palazzo fiancheggiante quello di un altro grande torinese, da lui diversissimo, Piero Gobetti, che Guido certamente non conobbe. Frequentò la scuola elementare dei Barnabiti e poi la «Cesare Balbo», con l'aiuto, svogliato com'era, di un'insegnante privata.
Gli studi liceali furono ancora più travagliati: iscritto nel 1895 al Ginnasio-Liceo classico «Cavour», fu bocciato dopo due anni e venne allora mandato a studiare in un collegio di Chivasso; ritornò a studiare a Torino nel 1898 dove nel marzo del 1900 suo padre morì di polmonite: nella ricorrenza della sua morte, l'anno dopo Guido scrisse, dedicata alla madre, la sua prima poesia nota, Primavere romantiche, pubblicata postuma nel 1924. Le molte lettere all'amico e compagno di scuola Ettore Colla fanno comprendere i motivi delle difficoltà scolastiche di Gozzano, molto più interessato alle «monellerie» che allo studio.
Cambiate ancora due scuole, nell'ottobre del 1903 conseguì finalmente la maturità al Collegio Nazionale di Savigliano; è lo stesso anno in cui, sulla rivista torinese «Il venerdì della Contessa», pubblicò i primi versi, inevitabilmente dannunziani fin dal titolo: La vergine declinante, L'esortazione, Vas voluptatis, La parabola dell'Autunno, Suprema quies e Laus Matris, oltre al racconto La passeggiata.
Opere
La via del rifugio, 1907
I colloqui, 1911
I tre talismani, 1914
Verso la cuna del mondo. Lettere dall'India, 1917
L'altare del passato, 1917
La principessa si sposa, 1918
L'ultima traccia, 1919
Primavere romantiche, 1924
Epistolari
Lettere d'amore di Guido Gozzano e Amalia Guglielminetti, a cura di S. Asciampreuner, Milano 1951
Lettere a Carlo Vallini con altri inediti, a cura di G. Di Rienzo, Torino 1971
Lettere dell'adolescenza a Ettore Colla, Edizioni dell'Orso, Alessandria 1993
Edizioni
La moneta seminata e altri scritti, con un saggio di varianti e una scelta di documenti, a cura di F. Antonicelli, Milano 1968
Tutte le poesie, testo critico e note a cura di A. Rocca, introduzione di M. Guglielminetti, Milano 1980
San Francesco d'Assisi, a cura di M. Masoero, Edizioni dell'Orso, Alessandria 1997
Verso la Cuna del mondo - Lettere dall'India, a cura di F. di Biagi, postfazione di G. Bàrberi Squarotti, La Finestra editrice Trento 2005. Prima edizione integrale dell'opera.
Verso la Cuna del mondo, Greco & Greco, Milano 2007. Note al testo e saggio introduttivo di V. Gueglio ISBN 978-88-7980-433-2
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